Nel DSM i disturbi dell'adattamento sono definiti come " sintomi emozionali o comportamentali clinicamente significativi" che si sviluppano "in risposta a uno o più fattori stressanti psicosociali identificabili ".
I sintomi devono manifestarsi entro 3 mesi dall'inizio del fattore stressante.
La reazione deve essere sproporzionata rispetto alla natura dello stress oppure vi deve essere una significativa compromissione del funzionamento sociale o lavorativo.
Non si deve porre diagnosi di disturbo dell'adattamento se la reazione soddisfa i criteri per un altro specifico disturbo d'ansia o dell'umore .
I sintomi del disturbo di solito si risolvono entro 6 mesi, benché possano durare più a lungo se prodotti da un fattore stressante cronico o che abbia conseguenze persistenti. Pertanto, i disturbi dell'adattamento sono reazioni disadattative di breve durata a ciò che si può vivere come una calamità personale, ma che in termini psichiatrici si definisce fattore stressante.
L' organizzazione della personalità contribuisce a determinare le risposte sproporzionate ai fattori stressanti.
Difficoltà in una relazione intrafamiliare possono causare un disturbo dell'adattamento che coinvolge l'intero sistema familiare; specifici stadi dello sviluppo - come l'inizio della scuola, l'abbandono della casa, il matrimonio, la nascita di un figlio, l'insuccesso nel raggiungere mete lavorative, l'abbandono della casa da parte dell'ultimo figlio e il pensionamento - sono spesso associati a un disturbo dell'adattamento.
Cruciale per la comprensione del disturbo dell'adattamento è la conoscenza di tre fattori : la natura del fattore stressante, i significati consci e inconsci del fattore stressante e la vulnerabilità preesistente del paziente.
E' da tenere costantemente presente il fatto che un disturbo di personalità può rendere un soggetto vulnerabile al disturbo dell'adattamento.
Il medico deve eseguire una dettagliata esplorazione dell'esperienza del soggetto nei confronti del fattore stressante. Spesso alcuni individui attribuiscono tutta la colpa a un particolare evento, quando un fatto meno ovvio può essere più importante in termini di significato psicologico per il paziente.
DIAGNOSI
Sebbene per definizione i disturbi dell'adattamento siano conseguenti a un fattore stressante, non sempre i sintomi iniziano immediatamente. Secondo il DSM possono trascorrere fino a tre mesi tra il fattore stressante e l'insorgenza dei sintomi e non sempre questi ultimi recedono appena cessa il fattore stressante. Se il fattore stressante persiste, il disturbo può diventare cronico.
Può manifestarsi a qualsiasi età e i suoi sintomi variano considerevolmente; negli adulti sono più comuni gli aspetti depressivi, ansiosi o misti.
Il quadro clinico del disturbo dell'adattamento può variare notevolmente. Il DSM elenca diversi tipi di disturbo dell'adattamento :
1) Sviluppo di sintomi emozionali e comportamentali in risposta a uno o più fattori stressanti che si manifestano entro 3 mesi dall'inizio del fattore, o dei fattori stressanti.
2) Questi sintomi o comportamenti sono clinicamente significativi come evidenziato da uno o l'altro dei seguenti:
(a) grave disagio che va al di là di quanto prevedibile in base all'esposizione al fattore stressante
(b) compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo (o scolastico)
3) Una volta che il fattore stressante (o le sue conseguenze) son superati, ì sintomi non persistono per più di altrì 6 mesi.
Il Disturbo di Adattamento può essere:
Acuto: se l'alterazione dura per, meno di 6 mesi
Cronico: se l'alterazione dura per 6 mesi o più
I disturbi dell'adattamento sono codificati in base al sottotipo:
Con umore depresso
Con ansia
Con ansia e umore depresso misti
Con alterazione della condotta
Con alterazione mista dell'emotività e della condotta
La prognosi complessiva del disturbo dell'adattamento è generalmente favorevole con un trattamento appropriato. La maggior parte dei pazienti torna al livello di funzionamento precedente entro 3 mesi.
Diagnosi differenziale:
I Disturbi dell'Adattamento
infine devono essere differenziati da:
1) - Disturbo Post-traumatico o Acuto da Stress
Richiede la presenza di un fattore estremo di stress, e comporta sintomi caratteristici come pensieri intrusivi, evitamento, dissociazione e attivazione neurofisiologica ("arousal").
2) - Lutto
E' caratterizzato da una reazione alla perdita di una persona amata che corrisponde a quanto ci si può ragionevolmente aspettare. Si fa diagnosi di Disturbo dell'Adattamento se i sintomi risultano in eccesso rispetto a quanto ci si potrebbe ragionevolmente aspettare.
3) - Reazioni non patologiche allo stress
Sono reazioni caratterizzate da sintomi che rientrano nei limiti di quello che ci si può aspettare data la natura del fattore di stress, e che non portano a menomazioni o limitazioni clinicamente significative.