Disturbo Dell'Adattamento con Ansia, Umore Depresso o Misto

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • 25 settembre 2018

Quadri clinici delle diverse forme dei Disturbi di Adattamento

Nel DSM i disturbi dell'adattamento sono definiti come " sintomi emozionali o comportamentali clinicamente significativi" che si sviluppano "in risposta a uno o più fattori stressanti psicosociali identificabili ".

I sin­tomi devono manifestarsi entro 3 mesi dall'inizio del fatto­re stressante.

La reazione deve essere sproporzionata ri­spetto alla natura dello stress oppure vi deve essere una si­gnificativa compromissione del funzionamento sociale o la­vorativo.

Non si deve porre diagnosi di disturbo dell'adatta­mento se la reazione soddisfa i criteri per un altro specifico disturbo d'ansia o dell'umore .

I sintomi del disturbo di solito si risolvono entro 6 mesi, benché possano durare più a lungo se prodotti da un fattore stressante cronico o che abbia conseguenze persi­stenti. Pertanto, i disturbi dell'adattamento sono reazioni disadattative di breve durata a ciò che si può vivere come una calamità personale, ma che in termini psichiatrici si definisce fattore stressante.

L' organizzazione della personalità contribuisce a determinare le rispo­ste sproporzionate ai fattori stressanti.

Difficoltà in una relazione intrafamiliare possono causare un disturbo dell'adattamento che coinvolge l'intero sistema familiare; specifici stadi dello sviluppo - come l'inizio della scuola, l'abbandono della casa, il matrimonio, la nascita di un figlio, l'insuccesso nel raggiungere mete lavorative, l'abbandono della casa da par­te dell'ultimo figlio e il pensionamento - sono spesso asso­ciati a un disturbo dell'adattamento.

Cruciale per la comprensione del disturbo dell'adattamento è la conoscenza di tre fattori : la natura del fattore stressan­te, i significati consci e inconsci del fattore stressante e la vulnerabilità preesistente del paziente.

E' da tenere costantemente presente il fatto che un disturbo di personalità può rende­re un soggetto vulnerabile al disturbo dell'adattamento.

Il medico deve eseguire una dettagliata esplorazione dell'esperienza del soggetto nei confronti del fattore stres­sante. Spesso alcuni individui attribuiscono tutta la colpa a un particolare evento, quando un fatto meno ovvio può es­sere più importante in termini di significato psicologico per il paziente.


DIAGNOSI

Sebbene per definizione i disturbi dell'adattamento siano conseguenti a un fattore stressante, non sempre i sintomi iniziano immediatamente. Secondo il DSM possono tra­scorrere fino a tre mesi tra il fattore stressante e l'insorgen­za dei sintomi e non sempre questi ultimi recedono appena cessa il fattore stressante. Se il fattore stressante persiste, il disturbo può diventare cronico.

Può manifestarsi a qualsia­si età e i suoi sintomi variano considerevolmente; negli adul­ti sono più comuni gli aspetti depressivi, ansiosi o misti.

Il quadro clinico del disturbo dell'adattamento può va­riare notevolmente. Il DSM elenca diversi tipi di disturbo dell'adattamento :


1) Sviluppo di sintomi emozionali e comportamentali in risposta a uno o più fattori stressanti che si manifestano entro 3 mesi dall'inizio del fattore, o dei fattori stressanti.


2) Questi sintomi o comportamenti sono clinicamente significativi come evidenziato da uno o l'altro dei seguenti:

(a) grave disagio che va al di là di quanto prevedibile in base all'esposizione al fattore stressante

(b) compromissione significativa del funzionamento sociale o lavorativo (o scolastico)


3) Una volta che il fattore stressante (o le sue conseguenze) son superati, ì sintomi non persistono per più di altrì 6 mesi.


Il Disturbo di Adattamento può essere:

Acuto: se l'alterazione dura per, meno di 6 mesi

Cronico: se l'alterazione dura per 6 mesi o più


I disturbi dell'adattamento sono codificati in base al sottotipo:

Con umore depresso

Con ansia

Con ansia e umore depresso misti

Con alterazione della condotta

Con alterazione mista dell'emotività e della condotta

La prognosi complessiva del disturbo dell'adattamento è ge­neralmente favorevole con un trattamento appropriato. La maggior parte dei pazienti torna al livello di funzionamento precedente entro 3 mesi.


Diagnosi differenziale: I Disturbi dell'Adattamento infine devono essere differenziati da:

1) - Disturbo Post-traumatico o Acuto da Stress
Richiede la presenza di un fattore estremo di stress, e comporta sintomi caratteristici come pensieri intrusivi, evitamento, dissociazione e attivazione neurofisiologica ("arousal").

2) - Lutto
E' caratterizzato da una reazione alla perdita di una persona amata che corri­sponde a quanto ci si può ragionevol­mente aspettare. Si fa diagnosi di Di­sturbo dell'Adattamento se i sintomi ri­sultano in eccesso rispetto a quanto ci si potrebbe ragionevolmente aspettare.

3) - Reazioni non patologiche allo stress
Sono reazioni caratterizzate da sintomi che rien­trano nei limiti di quello che ci si può aspettare data la natura del fattore di stress, e che non portano a menoma­zioni o limitazioni clinicamente significative.

psicologo siena
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