Epidemiologia dei diversi Disturbi dell'Umore

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • 16 ottobre 2018

Dati epidemiologici dei disturbi depressivi e bipolari



La prevalenza nel corso della vita dei Disturbi dell'Umore varia dal 2% al 25%; quella del Disturbo Bipolare è dell' 1-6,5%; quella del Disturbo Depressivo Maggiore negli uomini è del 2,6%-5,5% e, nelle donne, del 6%-11,8%.



In merito ai Disturbi Depressivi la loro prevalenza ( 9 - 20%) e' tale da renderli la patologia psichiatrica piu' frequente in assoluto.



Il Disturbo Depressivo Maggiore è inoltre più frequente tra gli individui separati o divorziati e in quelli affetti da patologie di natura non psichiatrica.

È da considerare comunque che il 10%-15 % dei pazienti diagnosticati inizialmente come affetti da Disturbo Depressivo Maggiore riceve in seguito una diagnosi definitiva di Disturbo Bipolare e che i Disturbi dell'Umore, infine, sono sempre più frequenti e colpiscono soggetti sempre più giovani specie per quanto riguarda il Disturbo Bipolare.



Nel 10-15% dei casi si verifica la complicanza più grave di tali Disturbi che consiste nel suicidio .

I tentativi suicidiari sono inoltre 41 volte più frequenti nei pazienti con depressione rispetto a quelli con altre diagnosi.

Il rischio che i tentativi suicidiari abbiano un esito fatale è maggiore negli uomini che nelle donne, in caso di recente perdita di una persona cara, di celibato o nubilato, nell'età avanzata, nella depressione grave specie con ansia, disperazione e/o sintomi psicotici (con allucinazioni imperative), in caso di pregressi tentativi di suicidio o di casi di suicidio in famiglia, di abuso di sostanze, e di pianificazione del suicidio e disponibilità di mezzi idonei a metterlo in atto (che possono fare apparire il paziente "migliorato" o guarito durante il periodo immediatamente precedente).



La Depressione ad insorgenza nel postpartum si osserva nel 10% dei casi; negli anziani si presenta in una percentuale di casi variabile dal 2% al 16%; sintomi depressivi sono presenti nel 30% degli adolescenti nei quali è frequente la comorbilità con l'abuso di sostanze e l'associazione con comportamenti antisociali.



La depressione compromette in misura grave le condizioni generali del paziente e il suo funzionamento lavorativo, familiare e sociale e comporta un aumentato tasso di morbilità e mortalità legato all'aumentato rischio di incidenti, all'abuso di sostanze e allo sviluppo di affezioni somatiche.

psicologo siena
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