Diagnosi dei Disturbi di Panico e altre sindromi ansiose
Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • 30 ottobre 2018
Diagnosi differenziale tra i diversi disturbi d'ansia e note di terapia
Il termine ' agorafobia'
indica - letteralmente - la paura degli spazi aperti.
Le persone che soffrono di tale disturbo temono in generale lo spazio esterno, che viene vissuto come ostile o pericoloso; possono sviluppare la paura di guidare, oppure quella di allontanarsi da luoghi familiari, ecc.
Nonostante il significato letterale del termine, chi soffre di questo disturbo di solito teme anche gli spazi chiusi (come ascensori, aerei, i mezzi pubblici), e può sviluppare timori i più diversi, come quello della folla, di entrare nei supermercati, di guidare nei tunnel ed altro.
La definizione corretta di agorafobia
, perciò, è la paura di trovarsi in situazioni in cui non sia possibile ricevere aiuto o dalle quali sia difficile la fuga in caso di bisogno.
Il disturbo agorafobico è spesso correlato agli attacchi di panico
: si reputa che circa il 60% dei pazienti che hanno attacchi di panico soffra anche di agorafobia (in tal caso viene posta diagnosi di ' disturbo di panico con agorafobia
'). Non è chiaro se siano gli attacchi di panico a provocare l’agorafobia o se, più semplicemente, l’agorafobia sia associata con il panico. In genere, tuttavia, la paura di avere un attacco di panico alimenta inevitabilmente anche l’agorafobia.
Per poter correttamente fare diagnosi di disturbo d'ansia è necessario anzitutto escludere una condizione medica generale o l'uso di sostanze come causa dell'ansia; quando questa si manifesta in episodi distinti con inizio improvviso ed è accompagnata da diversi sintomi somatici (per es., palpitazioni, respiro corto, vertigini) e cognitivi (paura di impazzire o di avere un attacco di cuore), viene diagnosticata come "attacco di panico".
I rimanenti passi per la diagnosi differenziale sono determinati dal contenuto dell'ansia. È importante nella valutazione determinare di che cosa il soggetto ha paura, quali situazioni sono evitate, e se l'ansia è una reazione ad un fattore stressante
.
Nel Disturbo di Panico
, Con o Senza Agorafobia, l'ansia è correlata alla paura di avere altri attacchi di panico e alle possibili conseguenze di questi attacchi.
L' Agorafobia Senza Anamnesi di Disturbo di Panico
è simile tranne che per il fatto che il soggetto non ha mai avuto attacchi di panico conclamati ed ha invece paura di avere sintomi a tipo di panico che però non raggiungono la soglia di un attacco di panico (per es., svenire, perdere il controllo sfinterico).
L' Ansia (o Fobia) Sociale
, la Fobia Semplice
e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo
sono correlati, rispettivamente, alla paura dell'umiliazione sociale, alla paura di essere esposti ad oggetti o situazioni circoscritte (per es., altezze, sangue, ascensori, ragni), e alla paura dello scatenamento di rimuginazioni ossessive (per es., contaminarsi, fare male a qualcuno).
Il Disturbo d'Ansia Generalizzato
è una categoria residua per l'ansia e la preoccupazione croniche difficili da controllare. Diversamente dal Disturbo di Panico, l'ansia in questa condizione non ha una qualità ingravescente, a tipo di attacco, con un inizio e una fine brusche.
Esistono infine tre disturbi che descrivono l'ansia che si manifesta in risposta ad un fattore stressante. Due di questi ( Disturbo Acuto da Stress e Disturbo Post-traumatico da Stress
) richiedono un fattore stressante con pericolo di vita o di gravi lesioni, mentre per il Disturbo dell'Adattamento
il fattore stressante può essere meno grave.
Mentre alcuni clinici potrebbero discutere il fatto che un agente ansiolitico potrebbe eliminare rapidamente ed economicamente la sintomatologia di taluni pazienti affetti da disturbi d'ansia, l'intento dello psichiatra orientato in senso psicodinamico è quello di raggiungere un obiettivo che sia qualcosa di più di un semplice sollievo sintomatologico.
La psicoterapia psicodinamica
rappresenta perciò il trattamento di scelta per il paziente che ha un'inclinazione psicologica, è motivato a comprendere la matrice da cui derivano i sintomi ed è disposto ad investire tempo, denaro e impegno in un processo terapeutico
.
Il trattamento psicoterapiaco è volto ad aiutare il paziente a capire il significato profondo dell'ansia, il simbolismo delle situazioni evitate ed i guadagni secondari legati ai sintomi (vedi anche il post sui fattori psicologici del disturbo di panico).
Associazione di psicoterapia e farmacoterapia
Inoltre, anche se la farmacoterapia è efficace nell'eliminare i sintomi primari del disturbo di panico, può essere indispensabile la psicoterapia per trattare i sintomi secondari.
Come ha scritto Glen O. Gabbard: ". ..I pazienti con disturbo di panico spesso richiedono una combinazione di farmacoterapia e psicoterapia... Anche se i soggetti con attacchi di panico e agorafobia possono controllare i sintomi con i farmaci, sono spesso riluttanti a riavventurarsi nel mondo e possono richiedere interventi psicoterapeutici per riuscire a superare questa paura... Alcuni pazienti rifiuteranno decisamente ogni farmaco in quanto ritengono che ciò li farebbe apparire affetti da un disturbo mentale; pertanto è necessario l'intervento psicoterapeutico per aiutarli a capire ed eliminare la loro resistenza alla farmacoterapia... Per un piano di trattamento comprensivo ed efficace, questi individui hanno bisogno di approcci psicoterapeutici oltre ai farmaci appropriati. In tutti i soggetti con sintomi di disturbo di panico o agorafobia, un'attenta valutazione psicodinamica aiuterà a considerare il ruolo dei fattori biologici e dinamici
."
Nella nostra pratica clinica tuttavia l'associazione della terapia farmacologica alla psicoterapia dinamica non si è resa quasi mai necessaria; quando ciò è avvenuto è stato solo per brevi periodi di tempo ed esclusivamente come supporto all'intervento psicologico.