Dormire bene aiuta a vivere meglio e a prevenire le malattie. Un messaggio già ribadito dagli esperti in occasione della giornata mondiale del sonno, promossa il 16 marzo dalla World association of sleep medicine (Wasm)
. Quest'anno maggiore attenzione è riservata alla terza età e ai ricorrenti disturbi del sonno che la riguardano.
Circa la metà degli anziani, secondo recenti ricerche, avrebbe difficoltà a dormire. Questo problema, oltre a essere una conseguenza dell'invecchiamento in sé, deriva da disturbi respiratori, malattie e assunzione di medicinali.
La situazione nella terza età è tra le più difficili ma, a fare i conti con l'impossibilità a riposare bene, occasionalmente o piuttosto spesso, sono circa il 30% degli italiani
secondo gli esperti. Il dato sembra non avere età perché disturbi come l'insonnia o il sonno interrotto sono molto diffusi anche tra i più piccoli. Gli effetti di un cattivo riposo sulla salute, a breve e a lungo termine, vanno dal maggiore rischio di obesità e diabete, all'indebolimento del sistema immunitario, e alla predisposizione all'ansia e alla depressione.
Il decalogo del sonno
Per fare fronte a questi problemi possono forse essere d'aiuto le dieci regole pensate dalla Wasm.
1. Darsi un orario fisso per il sonno e il risveglio
2. Non esagerare con i riposi i durante il giorno
3. Non consumare alcol e non fumare nelle quattro ore prima di andare a dormire
4. Evitare a cena cibi pesanti, speziati o troppo zuccherati
5. Non bere caffé nelle sei ore che precedono il riposo
6. Non fare esercizio fisico subito prima di andare a dormire
7. Avere a letto della biancheria confortevole
8. Curare il microclima della stanza
9. Evitare rumori, attenuare la luce
10. Non lavorare a letto