Disturbo Da Alimentazione Incontrollata (BED)
E' un disturbo alimentare di tipo simil bulimico
(Vedi anche: Bulimia Nervosa
) che si manifesta con episodi ricorrenti di assunzioni protratte di cibo, associate alla sensazione di perdere il controllo dell'atto del mangiare
, e non seguite da manovre di eliminazione o altri comportamenti compensatori.
Sono pazienti che quando finalmente si rivolgono ad uno specialista si presentano autenticamente preoccupati per l'aumento di peso, vivono nell'afflizione di non poter controllare l'impulso a mangiare e solitamente sono motivati a recuperare la propria condizione di salute.
L'assunzione di cibo avviene più volte nell'arco della giornata, rapidamente e con frequenza diversa, soprattutto durante le ore durante le quali si resta in casa o in ambienti di lavoro dove è presente il cibo; in generale, i pazienti seguono un regime dietetico regolare "ai pasti", ma negli intervalli tra i pasti si manifestano le assunzioni di cibo incontrollabili e ripetute.
In molti pazienti la quantità di alimenti ingeriti è di solito sottostimata; il senso di ripienezza frena l'ulteriore assunzione di cibo e nelle forme più tipiche non si presentano manovre di eliminazione o altre modalità compensatorie. Questo determina, naturalmente, un apporto calorico continuativo ed eccessivo e non controllabile, con ovvie ripercussioni sul piano metabolico: ad esempio l'aumento ponderale, talora anche consistente (dai 20 ai 30 kg. in alcuni mesi), alterazioni gastroenteriche ed i numerosi problemi abitualmente connessi all'obesità.
I pazienti spesso presentano un quadro clinico di tipo depressivo
ed appaiono al colloquio come persone molto sofferenti e piene di vergogna. Presentano quindi un'insoddisfazione di fondo di natura depressiva, con tendenza al rimuginio di un senso di avvilimento, di privazione e di vuoto che solo il cibo sembra in grado di alleviare.
Con il progredire del disturbo si manifesta spesso un quadro di generale rallentamento psicomotorio, abulia e vari disturbi del sonno come l'ipersonnia e l'insonnia.
Sul piano psicodinamico si evidenziano conflitti relativi all'autostima, ed aspetti di personalità dipendente
.
Criteri di diagnosi per il Disturbo da Alinzentazione Incontrollata:
a) episodi ricorrenti
di alimentazione incontrollata.
(Un episodio di alimentazione incontrollata è caratterizzato dalla presenza di entrambi i seguenti elementi:
1) assunzione in un periodo definito di tempo (p.es.,in un periodo di 2 ore), di un quantitativo di cibo significativamente più abbondante di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in un simile periodo di tempo e in simili circostanze
2) sensazione di perdita del controllo sull'assunzione del cibo durante l'episodio (p.es., sensazioni di non riuscire a srnettere di mangiare)
b) gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati a tre (o più) dei seguenti sintomi
:
1) mangiare molto più rapidamente
del normale
2) mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni
3) mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati
4) mangiare da soli a causa dell'imbarazzo
per quanto si sta mangiando
5) sentirsi disgustato da se stesso
, depresso, o molto in colpa dopo le abbuffate
c) è presente marcato disagio
per la propria alimentazione incontrollata
d) la condotta alimentare incontrollata si manifesta, in media, almeno per due giorni alla settimana
in un periodo di 6 mesi
e) l'alimentazione incontrollata non risulta associata all' uso regolare di condotte compensatorie inappropriate (p.es. uso di purganti, digiuno, eccessivo esercizio fisico) e non si manifesta esclusivamente in corso di anoressia nervosa o di bulimia nervosa
.
Disturbi psicopatologi frequentemente associati a tale condizione sono i Disturbi dell'Umore, i disturbi d'ansiae i disturbi di personalità
.
Dal punto di vista terapeutico il Disturbo da Alimentazione Incontrollata richiede, analogamente a ciò che accade per gli altri disturbi del comportamento alimentare, un approccio multidisciplinare di tipo integrato
che preveda la presenza di una rete terapeutica e lavoro di equipe tra internista, dietologo e psichiatra.
La terapia risulta efficace in un alta percentuale di casi trattati integralmente e la prognosi è migliore che per la Bulimia Nervosa
.