Stati Limite e Sindromi Marginali nella nosografia psichiatrica

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • 5 novembre 2018

Condizioni cliniche di incerta classificazione noasografica in psichiatria

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Stati limite e sindromi marginali

La sindrome marginale è una condizione, intermedia tra due classi , che sfugge all'attribuzione decisa all'una o all'altra.
L'isolamento di queste en­tità cliniche dipende o dall'impossibilità di includerle nei quadri nosologici classici, o dal fatto che presen­tano presumibilmente un'eziologia multideterminata, o infine dalla presenza in profondità di conflitti di tipo psicotico mascherati in superficie da meccanismi di difesa di tipo nevrotico.



STATO MARGINALE TRA SCHIZOFRENIA E NEVRO­SI

È detta anche borderline o schizofrenia pseu­donevrotica .

Il quadro clinico presenta in superficie uno stato d'ansia accompagnato da astenia e, talvolta, da timori ipocondriaci. I
n profondità si ritrovano i tratti tipici della schizofrenia con rigidità affettiva, diffi­coltà nei rapporti interpersonali, distacco dalla realtà e ritiro in se stessi.

Dal punto di vista psicodinamico si ritiene che esi­sta una situazione di tipo psicotico con produzione di meccanismi nevrotici, come ansie, fobie e ossessioni che, in certo modo, proteggono l'individuo dall'insorgere della psicosi.



STATO MARGINALE TRA SCHIZOFRENIA E DISTURBO BIPOLARE

Si situa tra le due grandi classi delle psicosi endogene.
L'eziologia è articolata, nel senso che si ipotizza un processo schi­zofrenico in soggetti a sfondo maniaco-depressivo o viceversa.
La sintomatologia è polimorfa anche perché complicata dalla ciclicità di fasi di inibizione con umore depresso e fasi espansive con umore euforico ed eccitamento psico­motorio.



STATO MARGINALE TRA DEPRESSIONI PSICOTICHE E NEVROTICHE

Questa forma presenta una mesco­lanza di sintomi nevrotici della depressione e mani­festazioni psicotiche tipiche della depressione maggiore (endogena).
Insorge solitamente dopo episodi scatenanti che possono pro­durre una depressione reattiva che va ad presumibilmente ad aggiungersi a quella endogena.
Questa forma marginale rivela un'alta tendenza alla cronicizzazione.
Si è so­liti far rientrare in questo gruppo anche gli equivalenti nevrotici di tipo fobico, ossessivo, isterico, ne­vrastenico.


psicologo siena
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