II termine psichiatria forense
indica convenzionalmente l'attività di professionisti che valutano
casi o testimoniano in tribunale su argomenti legali come la
determinazione di competenza legale, la responsabilità penale, le cause
per colpa professionale, la valutazione del danno biologico
. II termine
forense (dal latino forum) significa " attinente ai tribunali o alla
discussione pubblica
"; pertanto la psichiatria forense si occupa dei
disturbi mentali per quanto attiene ai principi legali.
Gli psichiatri forensi hanno il compito di valutare una persona per
raccogliere informazioni per la parte per cui stanno lavorando.
Il modello legale dell'attività professionale dello psichiatra si basa
sull'esistenza di una controversia. La complessità delle questioni
medico-legali inevitabilmente porta alla formazione di due posizioni
polarizzate che si fronteggiano nel tentativo di fornire la verità a
chi è deputato ad accertare i fatti. Gli psichiatri testimoniano o
forniscono la propria valutazione professionale secondo il ruolo di testimone esperto (o perito)
.
Il più comune ruolo di uno psichiatra nel corso di un processo è dunque
quello di perito
. È di solito una delle parti a richiedere allo
psichiatra di svolgere l'ufficio di perito; è raro che i medici abbiano
il ruolo di periti indipendenti che riferiscono direttamente al
tribunale. Spesso ciascuna delle parti ingaggia un perito: ciò può
condurre a uno scenario noto come battaglia di periti in cui i due
periti esprimono opinioni contrapposte.
Valutazioni su mandato del tribunale sono definite consulenze tecniche d'ufficio ( CTU
); valutazioni su mandato di una delle parti in causa vengono definite consulenze tecniche di parte ( CTP
).