Cenni sulla psicoterapia psicodinamica della Bulimia Nervosa, elementi di psicopatologia

Dr. F. Giubbolini psicoterapeuta a Siena • 29 ottobre 2018

Psicoterapia della Bulimia Nervosa

come curare la bulimia nervosa con la psicoterapia

Sulla cura della bulimia nervosa

Psicoterapia della bulimia :

il trattamento consiste in vari interventi, comprese la psicoterapia individuale con approccio psicodinamico , la terapia di gruppo e la terapia familiare .

A causa della coesistenza di disturbi dell'umore, d'ansia e di personalità, occorre tenere conto di questi disturbi addizionali nel piano di trattamento. (vedi anche il post su: clinica e psicopatologia della bulimia nervosa ).



In generale, le pazienti con bulimia non sono così reticenti sui loro sintomi come quelle con anoressia; pertanto, di solito il trattamento ambulatoriale non è difficile.

Tuttavia, la psicoterapia è spesso burrascosa e può essere piuttosto lunga.

Alcune persone obese con bulimia sottoposte a psicoterapia per lungo tempo vanno sorprendentemente bene.



Molti lavori incoraggiano l'uso della psicoterapia cognitivo-comportamentale per trattare specifici comportamenti che accompagnano e favoriscono gli episodi di abbuffata.

Alcuni utili programmi comprendono un contratto comportamentale e la desensibilizzazione nei confronti dei pensieri e delle sensazioni che la paziente bulimica presenta prima di iniziare l'abbuffata.


Tuttavia, la maggior parte delle persone con bulimia hanno una psicopatologia che va oltre i comportamenti di abbuffata ; pertanto, possono essere utili altri approcci psicoterapeutici - come la terapia psicodinamica , interpersonale e familiare.



Il trattamento psicodinamico delle pazienti bulimiche ha rivelato una tendenza a concretizzare i meccanismi di difesa introiettavi e proiettivi. Analogamente a quanto avviene nella scissione, la paziente divide i cibi in due categorie: quelli nutritivi e quelli non sani.
Il cibo indicato come nutritivo può essere ingerito e ritenuto, perché inconsciamente simbolizza l'introiezione delle cose buone.
Il cibo non sano è associato inconsciamente all'introiezione delle cose cattive e, pertanto, viene espulso mediante il vomito, con la fantasia inconscia che tutte le cose distruttive, odiate e malvagie vengono evacuate.

Le pazienti possono temporaneamente sentirsi bene dopo il vomito a causa delle fantasie di evacuazione, ma i sentimenti associati di benessere hanno breve durata, perché sono basati su una combinazione instabile di scissione e proiezione.


psicologo siena
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